Assessori regionali lombardi in visita alla sede de La Linea Verde

Gli assessori regionali lombardi Alessandro Beduschi (Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste) e Simona Tironi (Istruzione, Formazione e Lavoro) hanno visitato venerdì la sede dell’azienda La Linea Verde-Dimmidisì di Manerbio (Brescia).

“Una storia di successo – ha commentato l’assessore Beduschi – frutto dell’impegno della famiglia Battagliola, che ha saputo unire tradizione e innovazione e oggi vanta otto siti produttivi in Italia e in Europa, facendo della Lombardia un punto di riferimento assoluto in un settore ‘nuovo’ per l’agricoltura e sempre più apprezzato, con le province di Brescia e Bergamo, ma anche Cremona e Mantova, diventati punti di riferimento assoluti”.

“Abbiamo voluto visitare un’azienda simbolo della sinergica convivenza tra lavoro manuale e alta tecnologia – ha detto l’assessore Tironi – perchè questo equilibrio virtuoso permette di aumentare il raggio di azione delle imprese, incrementandone la competitività. Una strategia che consente di elevare il livello della qualità delle competenze dei lavoratori e, conseguentemente, quello dei prodotti che, come in questo caso, finiscono sulle nostre tavole”.

“Le nuove tecnologie – ha continuato – sono determinanti per favorire l’ingresso di nuove figure professionali da formare e inserire nel mercato del lavoro in un settore di eccellenza. Tecnologie e innovazione sono fattori chiave per lo sviluppo e il loro utilizzo non implica alcun tipo di ricaduta negativa sui livelli occupazionali”. “L’obiettivo a lungo termine – ha concluso – è una ampia rivalutazione del Made in Italy in chiave moderna, proiettandolo in un percorso di cambiamento culturale”.

“Le proposte che arrivano da Bruxelles – ha chiosato Beduschi riferendosi al dibattito sul packaging dei prodotti alimentari – sono condivisibili se si parla di riduzione dei rifiuti, ma vanno modulate tenendo conto dei settori e del fatto che l’Italia ha assunto una posizione di leadership europea nel riciclo degli imballaggi”.

“Per comparti come quello ortofrutticolo e della IV Gamma – ha sottolineato – le confezioni monouso sono garanzia di sicurezza alimentare e riduzione degli sprechi, oltre che di visibilità e successo dei prodotti”. “La nostra posizione – ha ribadito – è quindi assolutamente in linea quella del Governo, che chiede di rivedere alcuni aspetti della normativa, che va costruita senza preconcetti ideologici e spesso antiscientifici, che penalizzerebbero una filiera virtuosa”.

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