Imballaggi e fitosanitari, non passa la linea dura UE: sospiro di sollievo

Un doppio sospiro di sollievo per il settore ortofrutticolo e per la IV Gamma: lo stop alle restrizioni sulla normativa UE sugli imballaggi e il mancato accordo dell’Europarlamento sulla proposta di uso sostenibile dei fitofarmaci (SUR) di mercoledì 22 novembre tolgono una spada di Damocle dalla testa di produttori, confezionatori, commercianti.

AREFLH, l’Associazione delle Regioni Ortofrutticole d’Europa ha reagito con grande soddisfazione. Questo il commento della presidente Simona Caselli: “Siamo estremamente soddisfatti del voto di oggi e ringrazio tutti i deputati, in particolare dei Comitati AGRI ed ITRE, oltre che coloro che hanno votato oggi gli emendamenti da noi sostenuti, per averci ascoltati. Ora abbiamo una normativa europea chiara, non vessatoria, che aiuterà a raggiungere risultati concreti ed importanti nella riduzione degli imballaggi e dei rifiuti da imballaggio, senza effetti collaterali indesiderati sullo spreco alimentare e la sicurezza dei prodotti”.

E ancora: “I nostri esportatori potranno operare con regole certe ed è molto importante. Il settore ortofrutticolo resta ovviamente impegnato nella riduzione degli imballaggi e nell’innovazione dei materiali per ridurre l’impatto e migliorare la sostenibilità”.

Plaudono Coldiretti, Filiera Italia, Cia, Confapi, Ancc-Coop, Ancd-Conad, Legacoop, Legacoop Agroalimentare, Legacoop Produzione&Servizi, Ue.Coop, Flai Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil: “Salvo il settore dell’ortofrutta e, in particolare la IV Gamma, dal divieto di confezionamento sotto a 1,5 kg: un risultato che tutela la qualità e la shelf life delle produzioni e, indirettamente, riduce lo spreco alimentare che altrimenti sarebbe aumentato vertiginosamente in pieno contrasto con gli attuali obiettivi europei”.

“A trarre vantaggio da questa vittoria, non sono solo le sole aziende degli imballaggi – sottolineano le sigle – ma a ritroso filiere fondamentali per il nostro Paese quali l’intero settore agroalimentare, dalla produzione, alla trasformazione e distribuzione, con decine di migliaia di imprese e centinaia di migliaia di posti di lavoro”.

Anche la bocciatura della proposta della Commissione europea per la riduzione del 50% dell’utilizzo di fitofarmaci ha generato commenti positivi da parte delle associazioni di categoria.

Dice Copagri: “La decisione del Parlamento Europeo di rigettare la nuova proposta di regolamento sull’uso sostenibile degli agrofarmaci, che avrebbe comportato insostenibili tagli da mettere in atto nei prossimi anni, viene incontro alle istanze avanzate dai produttori agricoli del nostro Paese, che sono da tempo impegnati in prima linea per assicurare la sostenibilità delle produzioni”.

Confagricoltura parla di “giornata decisamente positiva per le imprese agricole italiane: ringraziamo i parlamentari europei italiani che hanno sostenuto la posizione espressa da Confagricoltura. E’ possibile ora aprire una pagina nuova per rafforzare la sostenibilità ambientale del settore agricolo, senza mettere a rischio il potenziale produttivo del settore. Facciamo affidamento sull’azione del governo italiano per stringere ora le necessarie alleanze in seno al Consiglio”.

Per CIA “ha prevalso il buon senso, il via libera avrebbe avuto forti ripercussioni sul mondo produttivo”. Secondo CIA, la proposta del Parlamento sull’uso sostenibile dei fitofarmaci avrebbe dovuto seguire una linea più ragionevole -soprattutto nella definizione delle tempistiche per la transizione- tenendo conto delle reali esigenze dei produttori. Anche i tentativi dell’ultimo minuto per inserire elementi migliorativi proposti dalla Comagri non sono bastati.

Infine, rispetto al Regolamento Imballaggi, il presidente CIA Fini ringrazia l’efficace lavoro di squadra dei nostri deputati, che hanno consentito l’approvazione di una posizione del Parlamento che non penalizza il sistema italiano del riciclo e tutela settori importanti del comparto agroalimentare.

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