Francia, uno studio boccia le insalate in busta: “Troppi pesticidi”

“Insalate in busta, troppi pesticidi: la marca peggiore la compriamo tutti. Gravi rischi per la salute”. Questo l’allarmante titolo del quotidiano digitale “affaritaliani.it” che sabato 30 marzo ha rilanciato una indagine condotta dai ricercatori della rivista francese “60 Millions de Consommateurs” tra prodotti di varie marche, in cui sono state rilevate tracce di “pesticidi” e contaminanti. Indagine ripresa anche da altre testate italiane.

Nel loro studio i ricercatori francesi hanno esaminato 26 tipi di insalate già pronte in busta, tra cui valeriana, iceberg e lattuga classica, confezionate sia in plastica che in carta: “Alcuni di questi prodotti erano biologici e promuovevano di essere privi di residui di pesticidi”.

I risultati dell’indagine condotta sono stati “sia deludenti che preoccupanti per molte delle insalate esaminate”, scrive affariitaliani.it. “Tra le 26 varietà analizzate, solo 5 sono risultate prive di contaminazione da fitofarmaci. Per le restanti insalate, i ricercatori hanno riscontrato in media 3,8 residui di pesticidi per ciascuna insalata contaminata, per un totale di 28 pesticidi diversi.

“Tra questi pesticidi, alcuni sono classificati come sospetti cancerogeni, mutageni e tossici per la riproduzione (sostanze CMR), secondo la classificazione dell’Unione Europea. Undici lattughe contenevano uno o più di questi residui di pesticidi CMR. Benché i livelli riscontrati rientrino nei limiti normativi, ci sono preoccupazioni riguardo agli effetti potenziali derivanti dalla combinazione di diversi pesticidi su una stessa pianta, noto come effetto cocktail”.

Lo studio ha fatto emergere invece che nessun campione analizzato superava i limiti di contaminazione da cloro per le insalate (fissato a 0,7 mg/kg). (m.a.)

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