Macfrut dedicherà un’area di circa 3mila metri quadrati, suddivisa in due padiglioni all’innovazione: una dedicata alla frutticoltura (padiglione C1 – Agri Field Solution), l’altra al fuori suolo, all’orticoltura da mercato e da industria e alla meccanizzazione (pad. A1 – Machinery Solutions). “Sono due aree che fino ad oggi hanno riscosso grande successo poiché il visitatore ha la possibilità di vedere di persona quello che può mettere in campo nella propria azienda agricola”, dice Luciano Trentini, esperto agronomo, da anni coordinatore delle aree dinamiche presenti nei tre giorni di Macfrut, al Rimini Expo Centre dall’8 al 10 maggio 2024.
“Il successo riscontrato nelle edizioni passate da queste aree dinamiche ha permesso di confermare la dimensione degli spazi. In aggiunta, quest’anno si vuole offrire una ulteriore opportunità a coloro che sono interessati alle filiere produttive, una vera e propria attività informativa-formativa, dove i partecipanti possono arricchire il loro bagaglio di conoscenze per una ortofrutticoltura sempre più al passo coi tempi cioè innovativa, performante e competitiva”.
Le aree dinamiche, quindi, diventano un campo scuola che attraverso visite guidate danno l’opportunità di dialogare con i costruttori di macchine ed attrezzature, oppure con i tecnici delle ditte che presentano le loro novità per avere tutte le informazioni utili per una corretta conduzione delle coltivazioni.
Tante le novità a Macfrut 2024. Per quanto riguarda il campo nel padiglione C1 dedicato alla frutticoltura, vedrà presenti tre specie molto importanti: l’uva da tavola, prodotto simbolo di questa edizione della fiera; il pero, che in questi ultimi anni ha subito qualche battuta di arresto ma vuole rilanciarsi; il ciliegio che attraverso l’innovazione tecnologica è in grado di garantire nuove opportunità produttive.
Oltre alle specie frutticole citate, saranno presenti reti di copertura di diverse tipologie che oltre a proteggere le diverse specie dalla grandine, potranno attraverso nuovi materiali incidere positivamente sulla fisiologia delle piante stesse per garantire una migliore qualità del raccolto. Saranno presenti sistemi di rilevazione dati, ed innovativi sistemi irrigui che meritano sempre maggiore considerazione in epoca di cambiamenti climatici come quello attuale.
L’altra area dinamica, presente nel padiglione A1, mette in evidenza gli aspetti innovativi legati alle operazioni in campo della filiera produttiva. Come nel caso della patata la cui coltivazione interessa tutto il nostro Paese che commercialmente risulta anche un grande importatore. Una seconda filiera interessa il pomodoro da industria che vede l’Italia primeggiare in Europa dal punto di vista produttivo e soprattutto per la trasformazione industriale. Patate e pomodori attirano anche l’interesse di molti Paesi in via di sviluppo dal punto di vista agricolo, che attraverso Macfrut, vogliono conoscere gli standard produttivi europei.
L’area ospita anche sistemi di produzione della IV gamma (Baby leaf) fra innovazione varietale, semina e raccolta. Una vasta porzione del padiglione sarà dedicata alle tecniche di coltivazione fuori suolo, come nel caso delle fragole, dell’uva da tavola, dello zenzero, dei mirtilli. Nel campo non mancheranno anche strumentazioni atte alla rilevazione dei dati meteoclimatici, sistemi di irrigazione innovativi, impianti irrigui azionati da fotovoltaico e sistemi antibrina.
Questi ultimi aspetti rivestono grande importanza per tutti i paesi produttori grandi e piccoli nel momento in cui il clima cambia, aumentano le temperature e la quantità di acqua disponibile è sempre minore, e per contro cresce la domanda di cibo. In entrambi i padiglioni, saranno messe a disposizione dei visitatori aree forum adeguate, per assistere a brevi focus specialistici inerenti le tematiche di settore.