Energie rinnovabili, emissioni ridotte. gestione circolare dei rifiuti: L’Insalata dell’Orto è green

L’Insalata dell’Orto (www.linsalatadellorto.it) è stata tra le prime aziende dell’ortofrutta italiana a dotarsi del Bilancio di Sostenibilità. In questi mesi sta lavorando alla nuova edizione del documento e ha recentemente chiuso le sezioni dedicate alle performance ambientali, da cui emergono risultati rilevanti.

Nel 2024 il consumo energetico per tonnellata di prodotto lavorato dall’azienda veneta è stato pari a 121,12 kWh, ben al di sotto delle medie di settore, visto che il benchmark è di 894 kWh/t totali e 328 kWh/t per l’elettricità. Allo stesso tempo, l’impiego di gasolio si è ridotto del 44% rispetto all’anno precedente e la gestione dei rifiuti è sempre più circolare: oltre il 40% è costituito da scarti vegetali reimpiegati per la produzione di biogas.

“Il nostro obiettivo è chiaro: garantire a consumatori e grande distribuzione ortaggi e fiori eduli di alta qualità, coltivati e trasformati nel massimo rispetto dell’ambiente”, commenta Cinzia Busana, amministratore delegato de L’Insalata dell’Orto. “Il nostro Bilancio di Sostenibilità racconta un percorso concreto, fatto di investimenti, controlli e miglioramenti continui lungo tutta la filiera, dal seme alla busta: ecco perché possiamo dire che la sostenibilità è la nostra bussola. Proprio il controllo di filiera, poi, è una delle nostre prerogative, e questo ci permette di adottare investimenti che migliorano concretamente e costantemente la nostra impronta”.


Il punto su energia, emissioni e rifiuti
Nel triennio 2022-2024 L’Insalata dell’Orto ha significativamente ridotto le emissioni dirette di gas serra generate (Scope 1), grazie a una progressiva sostituzione dei combustibili fossili e all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili. Il 2024 ha segnato un nuovo picco nei consumi totali di energia, dovuto alla crescita della produzione e all’aumento dell’energia elettrica acquistata, ma le performance di efficienza restano tra le migliori del comparto.

“L’iscrizione, a partire da gennaio 2025, al registro delle imprese energivore, ci permetterà di investire ancora di più sulle soluzioni a basso impatto”, rimarca l’amministratore delegato.

Anche la gestione dei rifiuti ha compiuto un salto di qualità: oltre 550.000 i kg tracciati e una quota crescente di residui vegetali destinati al recupero energetico, in ottica di economia circolare. Parallelamente, l’azienda ha potenziato la logistica dei rifiuti non organici, ridotto l’uso di imballaggi monouso e introdotto sistemi riutilizzabili per abbattere l’impatto lungo la catena di fornitura.
La gestione dell’acqua – impiegata soprattutto per il lavaggio degli ortaggi – è improntata a criteri di responsabilità, con sistemi di tracciabilità e fonti diversificate per limitare lo sfruttamento delle risorse sotterranee.

Cinzia Busana

La sostenibilità guarda al futuro
Il percorso di sostenibilità de L’Insalata dell’Orto non si ferma. In autunno sarà presentato pubblicamente il nuovo Bilancio di Sostenibilità, che includerà anche una serie di indicatori sul ritorno sociale delle attività aziendali, misurando l’impatto del lavoro svolto su ambiente, persone e comunità.
“Siamo convinti che una filiera sostenibile sia anche una filiera più solida, trasparente e innovativa – conclude Cinzia Busana -. Investire in sostenibilità significa investire nel futuro dell’azienda e dei territori dove operiamo, dei nostri collaboratori e dei clienti che ogni giorno ci scelgono anche per il nostro approccio green concreto e dimostrabile”.

Il Bilancio di Sostenibilità de L’Insalata dell’Orto è redatto da SGS in conformità alle linee guida internazionali GRI nella modalità ‘in accordance’ per un approccio completo e trasparente nella rendicontazione delle performance ESG dell’azienda.

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