La IV Gamma entra nelle 810 mila vending machine italiane

Le vending machine decollano anche nel settore della frutta secca e dell’ortofrutta di IV e V Gamma. Lo rivela Confida, l’Associazione italiana della distribuzione automatica che, in un’elaborazione esclusiva per Fresh Cut News, rivela come, tra il 2017 e il 2018 gli assortimenti di prodotti composti da verdura fresca sono cresciuti del 26% e quelli a base di frutta secca registrano una crescita del 20% negli ultimi cinque anni.

“Si tratta ancora di un mercato di nicchia – ci spiega Michele Adt, direttore di Confida – che in Italia vale appena 3,3 milioni di euro su un fatturato totale della distribuzione automatica di 3,5 miliardi di euro, ma è in costante crescita. Negli ultimi cinque anni abbiamo registrato un crescente interesse da parte delle aziende di IV e V Gamma le quali però, fino ad ora, non ci hanno chiesto macchine dedicate ma preferiscono occupare alcune spirali dei tradizionali distributori refrigerati”.

Uno degli aspetti critici da tenere in considerazione per affrontare questo canale distributivo è la cosiddetta macchinabilità del packaging. Le vending machine, infatti, hanno a disposizione spazi molto limitati che presentano – nella larghezza, nella profondità e nell’altezza – regole rigide. Se i packaging dei prodotti contenuti nei distributori non sono stati progettati per il vending, possono crearsi difficoltà di caricamento e di corretta erogazione.

“Pertanto – chiarisce Adt – quando si vuole introdurre un nuovo prodotto nel canale del vending in genere occorre fare dei test di macchinabilità e di caduta dei prodotti. Per quanto riguarda infine la catena del freddo, nel vending è garantita dalla presenza di refrigerazione sia nei magazzini, sia nei furgoni, sia all’interno del distributore”.

Il settore della distribuzione automatica made in Italy è un’eccellenza europea. Innanzitutto perché nel Belpaese si trovano tutte le principali aziende produttrici di distributori automatici. In secondo luogo, perché in Italia abbiamo la più grande catena distributiva alimentare automatica d’Europa che comprende oltre 810 mila distributori (a fronte dei 550 mila della Germania, a titolo esemplificativo) installati in tutta la Penisola da quasi 3 mila aziende di gestione.

“Questo comparto – continua Adt – sviluppa 3,5 miliardi di fatturato con oltre 11 miliardi di consumazioni all’anno che per il 70% sono rappresentate dalle erogazioni di caffè e acqua”.
Uno degli elementi che rende questo settore interessante per il comparto del ready-to-eat F&V, è quello delle occasioni d’uso. I distributori automatici sono ubicati prevalentemente presso industrie (37%), uffici privati (15%), centri commerciali e negozi (13%), scuole e università (13%), ospedali (11%), uffici pubblici (6%) e luoghi di transito (4%) e sono utilizzati prevalentemente per acquistare veloci spuntini, piuttosto che per pasti veri e propri, per cui è più facile trovare snack o frutta pulita in busta piuttosto che insalate o zuppe.

“A differenza di quanto accade nel nord UE – conclude ADT –, in Italia non esistono punti distribuzione esclusivamente dedicati alla IV e alla V Gamma. Tuttavia la nostra associazione ha collaborato ad alcuni progetti volti alla promozione di prodotti ortofrutticoli presso i ragazzi in età scolare come il progetto “E vai con la frutta” promosso dall’Università di Siena e il progetto “Sani e in forma” che Confida ha realizzato seguendo le linee guida contenute nel Programma interministeriale “Guadagnare Salute – Rendere più facili le scelte salutari”.

Inoltre dal 2014 l’Associazione ha dato vita al progetto Vending Sostenibile (www. vendingsostenibile.com) all’interno del quale sono presenti diversi progetti di aziende della distribuzione automatica tra cui anche la promozione di prodotti ortofrutticoli verso target particolari di consumatori, come ad esempio, i giovani.

Mariangela Latella

Iscriviti alla nostra newsletter e ricevi ogni giorno
le più importanti notizie dal mondo dell’ortofrutta.

Grazie per esserti iscritto alla nostra newsletter!