Agromed, in GU i fondi per lo sviluppo del polo ortofrutticolo

È stata pubblicata all’inizio di aprile in Gazzetta Ufficiale la delibera CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica) del 20 dicembre scorso, che riassegna oltre 9 milioni di euro (diventati 11,126 milioni “tenuto conto degli interessi maturati”) ad Agromed, società benefit pugliese per la lavorazione e la commercializzazione dell’ortofrutta a socio unico, interamente partecipata dalla sola Camera di Commercio di Taranto dopo l’uscita dalla compagine del Comune e Provincia di Taranto, rispettivamente nel 2016 e 2018.

Secondo quanto annunciato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con delega alla programmazione economica e agli investimenti, Mario Turco, il “progetto Agromed” prevede la creazione di un impianto che sorgerà nell’ex sito tessile Miroglio a Castellaneta. ”Il nuovo programma d’investimento, rilevante anche dal punto di vista occupazionale, – ha dichiarato Turco – ha come obiettivo la realizzazione di un’unità produttiva coerente con il piano nazionale “Impresa 4.0” per lo svolgimento delle attività: di logistica, compreso lo stoccaggio di cereali e leguminose; di lavorazione e trasformazione dei prodotti ortofrutticoli (in prevalenza uva da tavola, mandorle, fragole, agrumi ed ortaggi); di lavorazione e trasformazione dei prodotti di IV Gamma”.

Per Agromed la produzione effettiva annua a regime è stimata in 28mila quintali annui di uva da tavola, 27mila di agrumi e 18mila di ortaggi per un valore della produzione pari a 9,930 milioni di euro. Nella IV Gamma, la produzione effettiva è invece stimata in 13mila quintali per un valore di 5,2 milioni. Mentre nella logistica e stoccaggio di cereali, si calcolano 100mila quintali per 5 milioni.

“Per la lavorazione e trasformazione dell’ortofrutta, Agromed punta ad offrire un prodotto finito trasformato con un processo tecnologico all’avanguardia, effettuato in conformità alle norme sanitarie e di qualità, oltre che a confezionarlo in vaschette, in retine ed in generale in ogni forma richiesta per la commercializzazione nella GDO. Per la IV Gamma, la conservazione di insalate, ortaggi e frutta si articolerà in una serie di fasi che prevedono selezione, taglio, lavaggio, asciugatura e deposito in celle di stoccaggio a temperatura non superiore a 6 gradi centigradi. Infine, l’area di riferimento a cui si guarda comprende il Tarantino, il Sud-Est Barese, il Salento e il Metapontino”, ha concluso Turco.

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