Gentile Group lancia Kumquat, il mandarino-snack

Si chiama Kumquat ed è una delle novità che arricchiscono il paniere dei piccoli frutti commercializzati da Gentile Group di Policoro in provincia di Matera, nato un anno fa grazie alla dedizione di due soci fondatori che fanno coppia anche nella vita: Francesca Quinto e Loris Gentile.

Il Kumquat è un mandarino nano, portato dall’Estremo Oriente a metà Ottocento e diventato autoctono in Calabria e Sicilia ma poco conosciuto sul mercato di massa. La varietà Fortunella, che è quella commercializzata da Gentile Group, ha la peculiarità di poter essere mangiata con la buccia a guisa di snack.

Il Kumquat riesce a spuntare nei canali all’ingrosso, che rappresentano il 70% delle vendite di Gentile Group, prezzi al produttore che vanno dai due ai quattro euro al chilo. Cifre ben al di sopra dalle quotazioni di altri agrumi, pur considerando che per fare un chilo di Kumquat servono più frutti che per qualsiasi altro agrume.

Francesca Quinto e Loris Gentile

“Per questo prodotto – spiega Francesca Quinto – stiamo lavorando su sei ettari gestiti da soci conferitori della Calabria. Sui piccoli frutti, peraltro, abbiamo creato un vero e proprio paniere che ha un proprio brand, ‘Fruttini Italiani’. Il prodotto principale sono le fragole coltivate in circa 7 ettari da soci lucani. Sono soprattutto Candonga, ma sono in fase di test nuove varietà nel campo sperimentale di un ettaro circa dove si testano varietà provenienti dalle principali sementiere con cui lavora l’azienda, tra cui Planasa (Loris Gentile ha lavorato per anni come direttore della sede italiana, ndr), Viveros California e Cuna de Platero”.

“Oltre a testare nuove varietà – precisa Francesca Quinto – lavoriamo anche sul miglioramento di quelle italiane e, in una visione di showroom delle berries, diamo la possibilità ai produttori di venire a testare qui le cultivar a cui sono interessati”.
Tra le varietà che hanno passato il primo step del campo sperimentale e sono ora alla fase di test produttivo su un ettaro di proprietà diretta dell’azienda, c’è la varietà di mora PLA Black di Planasa che, in caso di esito positivo delle prove, potrebbe essere oggetto di una licenza esclusiva per il Gruppo Gentile che ha già l’esclusiva sulla produzione del lampone Adelita, sempre di Planasa.

In un anno di attività, l’azienda, grazie ai 12 soci conferitori con cui è partita, presenti in Basilicata Calabria e Puglia, ha commercializzato poco meno di 3.000 tonnellate di prodotto di cui 500 di fragole; 100 di Fruttini Italiani (che comprende il paniere dei piccoli frutti tra cui il finger lime); 600 di arance; 800 di susine; 500 di pesche e percoche; 350 di cachi e 120 di albicocche.

“Abbiamo un’offerta di prodotto che, per quanto riguarda le berries – afferma Francesca Quinto – è di 12 mesi l’anno, eccetto che per il Kumquat che si commercializza da novembre a maggio/giugno. Puntiamo ad innovare la tradizione di berries in Basilicata”.
Francesca Quinto fa parte di una famiglia di innovatori. Suo nonno, Mario Quinto, è stato uno dei promotori della fragolicoltura lucana negli anni ‘50 quando il territorio era ancora diviso in feudi baronali.

Mariangela Latella

Iscriviti alla nostra newsletter e ricevi ogni giorno
le più importanti notizie dal mondo dell’ortofrutta.

Grazie per esserti iscritto alla nostra newsletter!