Lombardia e Campania, confronto sul fresh cut: parole d’ordine aggregazione e valore

L’ennesimo grido d’allarme sulle condizioni di salute della IV Gamma è stato lanciato venerdì 23 settembre nel polo fieristico di Treviglio, dove le aziende si sono riunite per un confronto sui problemi che riguardano il comparto nell’evento organizzato da FORAGRI, fondo interprofessionale per l’agricoltura. Fresh Cut News ne ha anticipato i principali contenuti la scorsa settimana.

Il comparto vale circa un miliardo di euro nel mercato italiano a cui si aggiungono dai 300 ai 500 milioni di euro per l’export, per la maggior parte concentrati nei due distretti italiani più importanti: quelli lombardo e campano che sommano circa il 60% della produzione nazionale. Ma servirebbero dati ufficiali migliori di quelli attuali, per ora censiti in modo diverso, molto frastagliato e da fonti diverse, come messo in evidenza da Vincenzo Lenucci (Confagricoltura).

Rosario Rago – uno dei principali attori della Piana del Sele – ha sottolineato la necessità di sviluppare le attività di ricerca, anche genetica, per poter offrire prodotti più rispondenti alle richieste del mercato; Felice Poli – vicepresidente di UNAPROA e presidente dell’OP Sole e Rugiada uno dei principali player italiani – ha richiesto una maggiore aggregazione della produzione senza vie di fuga che indeboliscono e frammentano l’offerta dei produttori; Renato Giavazzi di GEAC, operatore della bassa bergamasca – ha messo in evidenza l’importanza del comparto pur a fronte di fattori di debolezza che stanno minando la marginalità delle imprese produttrici.

Da tutti la convergenza sulla necessità di valorizzare il prodotto che troppo spesso è trattato come una “commodity” portandolo alla corsa al ribasso dei prezzi e di dare vitalità al ruolo dell’interprofessione in cui siano presenti tutti gli attori della filiera.

Daniele Modesto – amministratore di Zero Farms – ha presentato una interessante prospettiva sulle nuove tecniche della vertical farm, da non collocare in un ambito concorrenziale con i prodotti di IV Gamma tradizionali, ma immaginando un canale differenziato di mercato anche in funzione delle diverse peculiarità dei territori.

Particolare attenzione va dato alla preparazione professionale di chi lavora nelle aziende del comparto, uno dei più tecnologici e innovativi del settore agricolo, in cui sono richieste competenze e conoscenze innovative.

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