Una nuova generazione di cartoni ondulati promette di rivoluzionare la logistica dell’home delivery rendendola più sostenibile con una riduzione del 74% di emissioni di CO2 in atmosfera e una riduzione dello smaltimento del 90% grazie alla sua elevata comprimibilità.
La tecnologia si basa su un’innovazione degli archi di parabola del cartone ondulato tradizionale che, nella versione brevettata dall’azienda Grifal, quotata in Borsa, realizzata in collaborazione con Cilab, il laboratorio di design del Politecnico di Milano, sono super resistenti grazie ad una maggiore altezza (20 cm contro i 5 del cartone ondulato tradizionale) ed un maggiore spessore delle ‘onde’ e permettono un’elevata protezione del contenuto anche in buste o sfuso.
“Cartù è caratterizzato da significativa resistenza alla compressione verticale e, contemporaneamente da una maggiore leggerezza rispetto alle plastiche – ha spiegato Giulia Gritti, responsabile marketing di Grifal al primo Forum Internazionale sul packaging sostenibile tenutosi a Fico e organizzato da Fondazione FICO e UCIMA -, inoltre ha dimostrato di avere un potere ammortizzante elevato in confronto all’EPS, ossia al polistirene espanso sinterizzato (lavorato a temperatura elevata) noto comunemente come polistirolo. È un prodotto nuovo sul mercato che proponiamo a prezzi estremamente accessibili e che produciamo internamente grazie alle macchine che abbiamo appositamente sviluppato”.
A differenza del polistirolo che è incomprimibile, Cartù ha una elevata comprimibilità e permette di ridurre i costi di smaltimento del 90% proponendosi, per le sue caratteristiche di flessibilità e resistenza, come un’alternativa ecologica alle plastiche.
Si abbattono anche le emissioni di Co2 rispetto al tradizionale cartone ondulato che passano da 82,8 a 21,2 kg/mq.
Oltre a Cartù, la linea di nuovi cartoni ondulati lanciata da Grifal al primo Forum Internazionale sul packaging sostenibile, comprende anche il formato ‘Cushion paper’, che si differenzia dal primo per la forma delle onde e rappresenta un’opzione al pluriball e al polistirolo e, infine, ‘Inspiropack’ che è un sistema di bloccaggio che utilizza la tecnologia del vuoto.
Mariangela Latella