Agricoltura di precisione, Evja cambia il modo di monitorare e prevedere

Evja,  innovativa azienda campana specializzata nel supporto decisionale delle aziende agricole, ha lanciato un nuovo modello predittivo delle rese delle piante basato sul microclima specifico delle colture e non sulla meteorologia. Sta, inoltre, per lanciare un innovativo modello predittivo per i danni da gelata alle colture.
Il modello previsionale delle rese è stato sviluppato l’anno scorso e lanciato sul mercato quest’anno: va ad integrare la macchina OPI, brevettata sempre quest’anno, che è uno strumento di supporto decisionale basato sulla sensoristica e sull’intelligenza artificiale.
“Lavoriamo sia in serra che in campo aperto – spiega Davide Parisi, CEO di Evja – e, dopo i primi prototipi di questa macchina, sviluppati tra il 2016 e 2017 concentrati sul calcolo previsionale, ad esempio, del fabbisogno idrico o nutrizionale delle piante, oggi forniamo un pacchetto completo in grado di analizzare in tempo reale il fabbisogno delle piante, sulla base ai dati raccolti relativi alla quantità di luce, umidità, temperatura, sulla radiazione solare e bagnatura della foglia”.
Per quest’ultimo aspetto, l’azienda campana che in soli cinque anni di attività è arrivata a lavorare con il 70% dei quartagammisti italiani e ha clienti in nove Paesi del mondo tra cui Messico, Grecia, Nordafrica e Bangladesh, ha creato una sorta di simulazione elettronica del sistema di bagnatura delle foglie. Alla macchina in campo, infatti è integrata una piastrina provvista di sensori che simula la foglia e che registra in tempo reale le condizioni delle foglie nello specifico microclima di coltura.
I dati vengono raccolti in una banca dati che è anche capace di elaborarli grazie all’intelligenza artificiale, fornendo all’agricoltore elementi puntuali per le proprie decisioni anche con il supporto di Evja stessa. Per avere una previsione puntuale (il margine di errore è del 5%) serve installare (a noleggio) una macchina ogni 3-4mila metri quadrati
“Adesso – specifica Parisi – stiamo ultimando un’ulteriore integrazione relativa ad un modello predittivo sui danni da gelata. Prossimo passo, lavorare a dei modelli applicabili sui film plastici per calcolarne la trasmittanza, ossia il passaggio della luce o la necessità di cambiarli perché usurati”.
Mariangela Latella

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