Montagna: Il fresh cut USA anticipa i trend italiani, ma sui prezzi è diverso

“Nella IV Gamma gli Stati Uniti si confermano Paese ‘anticipatore’ di fenomeni  economici, commerciali e di tendenze che arrivano poi in Europa e in Italia a distanza di 6-12 mesi. In una cosa però non c’è stata emulazione: i prezzi dei fresh cut. Negli States sono aumentati considerevolmente, in Italia no”. Parola di Andrea Montagna, CEO di Bonduelle Fresh Americas, che abbiamo contattato a sei mesi di distanza dalla nostra precedente intervista per capire in che direzione stia procedendo il principale mercato di riferimento per i prodotti servizio.

Negli USA  l’inflazione è balzata alle stelle già prima della guerra in Ucraina, “con un effetto negativo sui consumi che ha determinato una flessione in termini di volumi ma non di valore nel settore,  proprio come sarebbe poi avvenuto nel Vecchio Continente”, spiega Montagna.

“Negli States tra gennaio e marzo del 2022 il retail aveva già cambiato i listini: gli aumenti di costi legati a materia prima e forza lavoro hanno determinato aumenti dei prezzi al consumo, cosa che non è avvenuta con la stessa intensità in Italia.  La bassa remunerazione, però, mette a rischio l’intera filiera”.

Parlando di aumenti dei costi, Montagna cita “l’impennata dei fertilizzanti avvenuta un anno e mezzo fa e l’incremento degli oneri per la manodopera sia a livello di settore agricolo che industriale”. Al di là dell’oceano, di conseguenza, “gli agricoltori pagano di più i lavoratori e i fertilizzanti, i produttori pagano di più il packaging, la materia prima come pollo e uova, ortaggi, mentre il distributore finale  paga di più il prodotto e lavoratori, trasferendo poi l’adeguamento sul consumatore”.

Ecco allora che sulle insalate in ciotole negli Stati Uniti si sono verificati aumenti dei prezzi a doppia cifra percentuale da un anno all’altro. “Dalla soglia dei 3 dollari si è passati alla soglia dei 4, un balzo del 20% e oltre. Del resto, materie prime come pollo, tacchino, uova, per settimane ai minimi termini a livello di disponibilità, erano aumentate del 60-80%. Anche altre referenze essenziali per i prodotti servizio sono lievitate significativamente”.

Il consumatore americano ha parzialmente ridotto i consumi di IV Gamma, il mercato oggi vale 8,2 miliardi di dollari con una crescita a valore (+3%) e, appunto, un calo a volume del 7% anno su anno. Un dato rappresentativo fino a un certo punto, “tra insalate e ciotole ci sono molte differenze”, puntualizza Montagna.

L’ondata rialzista del prezzi si è attenuata ma, dopo un anno record come il 2022, non c’è deflazione. “L’inflazione dovrebbe restare sotto controllo fino a fine anno, ma è prevista una ulteriore crescita nel 2024″, puntualizza il manager.

L‘innovazione è il driver che guida il settore, negli USA: “Bonduelle ha investito molto sul customer insight, sulla ricerca per capire cosa vogliono fare e mangiare i clienti. E ora sta lanciando 6 referenze “salad kit” con tutti i componenti per realizzare una ghiotta insalata arricchita. E’ in cantiere un prodotto che soddisfi l’esigenza di preparare un pasto completo e salubre in poco tempo: negli States c’è forte richiesta di prodotti healty, sazianti, realizzabili in pochi minuti, in grado di gratificare un consumatore che sente il bisogno di essere attivo in cucina ma vuole cimentarsi in qualcosa di facile quanto veloce”.

Il rapporto tra industria e distribuzione resta molto collaborativo, a differenza di quanto avviene nel nostro Paese, afferma Montagna: “C’è allineamento su vari obiettivi tra cui la rotazione a scaffale. La GDO americana pretende innovazione vera e continuità della fornitura. Non sempre è facile: c’è stato un significativo problema di carenza di materia prima  tra ottobre e dicembre che la nostra azienda  ha superato perché fortemente integrata verticalmente“.

Infine una battuta sul biologico: “E’  in fase calante, è il segmento che ha pagato di più la crisi. Il fatto è che il consumatore considera la IV Gamma già sicura. Mentre il residuo zero, qui, non esiste. Per dirla tutta: sulla sostenibilità, è più attento il consumatore europeo”.

Mirko Aldinucci
mirko.aldinucci@freshcutnews.it

 

Iscriviti alla nostra newsletter e ricevi ogni giorno
le più importanti notizie dal mondo dell’ortofrutta.

Grazie per esserti iscritto alla nostra newsletter!