Macfrut, salto di qualità con più fresh cut e innovazione

Macfrut cresce e lo fa anche sul fronte dell‘innovazione e sulla proposta dedicata al fresh cut. L’edizione del quarantennale della fiera celebrata a Rimini dal 3 al 5 maggio ha mostrato un passo diverso rispetto alle precedenti nonostante la concorrenza serrata (e vicinissima, in termini di date e contenuti) di Cibus Connecting (terminata il 30 marzo a Parma) e Tuttofood (a Milano dall’8 all’11 maggio).

Complessivamente sono stati 49.700 gli ingressi nel corso dei tre giorni per una crescita del 29% sul 2022. Una esposizione che, in 60mila metri quadrati di superficie (il 35% e due padiglioni in più rispetto allo scorso anno) ha dato senso compiuto al concetto di “fiera di filiera”. Preponderanti, come sempre, le presenze italiane, ma rispetto al passato si sono visti più visitatori e buyer esteri. Nel complesso buona l’esposizione di referenze di IV e V Gamma, ma anche di soluzioni per il vertical farming e, in generale per l’agricoltura 4.0. Ne scriveremo nei prossimi numeri.

L’intervento del ministro Francesco Lollobrigida all’inaugurazione di Macfrut

La visita del Capo dello Stato Sergio Mattarella a Cesena, alla vigilia dell’inaugurazione poi suggellata dal ministro Francesco Lollobrigida  (il quale nel suo intervento ha citato la spinta all’innovazione che sta caratterizzando il settore primario), ha dato il là ad una (finalmente) buona visibilità anche al di fuori del “recinto” ortofrutticolo: i collegamenti televisivi e radiofonici con alcune trasmissione Rai (l’emittente pubblica era per la prima volta presente con un’area-stand posizionata vicino all’ingresso Sud), i servizi di Mediaset e altre emittenti di ampio respiro, hanno contribuito a far conoscere un po’ di più il settore, i suoi sforzi per crescere e migliorare in termini di qualità, sostenibilità e, appunto, innovazione.

Ricerca, sementi, prodotto fresco dalla I alla V Gamma, tecnologie, servizi, packaging, serre, acquaponica, idroponica, trasformato: ampia la panoramica offerta (sebbene forse un po’ disomogenea nel posizionamento degli stand), ricca (per qualcuno anche troppo..) la convegnistica proposta dalla fiera e quella organizzata da realtà istituzionali, organizzazioni e aziende. Un segnale di vivacità e attivismo comunque, che in tempi di crisi e inflazione di nuovo alle stelle, di consumi perennemente con il segno meno, fa ben sperare. Buoni, nell’insieme, le impressioni e i commenti raccolti tra gli espositori.

Il patron Renzo Piraccini, insieme al CDA di Cesena Fiera e allo staff, può preparare con fiducia l’edizione 2024. Ambizioso l’obiettivo dichiarato: portare Macfrut al vertice continentale, se non in termini di numeri, quanto meno a livello di qualità.

Mirko Aldinucci
mirko.aldinucci@freshcutnews.it

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