Lauriola: “Discountizzazione” IV Gamma, uscirne si può

di Mirko Aldinucci

“L’effetto discountizzazione, per la IV Gamma, è molto accentuato; si è esteso anche a distributori che non nascono discount, con riflessi sulla qualità del prodotto”. Lo ha detto Pierluigi Lauriola, responsabile ortofrutta di Carrefour Italia, nel corso della tavola rotonda “IV Gamma e Vertical Farming: l’innovazione cambia l’offerta in GDO”,  co-organizzata dalla nostra testata in collaborazione con la fiera Novel Farm di Pordenone lo scorso 21 marzo.

“Oggi un’insalata mista si vende sotto i 5 euro il chilo, gli sfalciati a 8 euro, l’insalata a cespo a 5-6 euro. Insomma si è abbassata e di molto la fascia prezzo: serve creare valore sullo scaffale dove il ruolo della MDD è preponderante con quote tra il 60 e il 70%. Ma come si può dare valore a una insalata, che è un ambito meno ‘sexy’ del vino o di altre categorie mercologiche? Lavorando sulla selezione, sulla ricettazione nel caso delle miste e, in generale, sulla qualità del prodotto”.

“Con il vertical farming – ha proseguito Lauriola facendo riferimento alla partnership di Carrefour con Agricola Moderna – possiamo dare valore lavorando su croccantezza, selezione, qualità… E poi ci sono i temi legati alla sostenibilità: con il vertical vi è un minor utilizzo di acqua, di terra, c’è assenza di pesticidi, viene fatta una proposta di nichel free e c’è l’utilizzo di pack riciclabili. Nel momento in cui si crea segmentazione è fondamentale lavorare sulla comunicazione e in questo ambito il packaging ha un ruolo fondamentale per trasferire informazioni e valori. Cosa non facile, in quanto noi distributori siamo per definizione dei generalisti”.

Quella che stiamo vivendo, per Lauriola, è una “fase uno”: “Domani il vertical potrebbe rappresentare l’unica soluzione per alcuni prodotti, quindi cambierà il modo di segmentare anche in base alla shelf life. Lo spazio a scaffale della IV Gamma non è infinito, ed è un territorio molto ambito – posizionato spesso all’ingresso dei punti vendita – dove subentrano altre merceologie che si possono abbinare per funzione d’uso. La categoria fresh cut, in ogni caso, sarà sicuramente rivisitata: bisognerà lavorare molto più in ampiezza piuttosto che in profondità”.

mirko.aldinucci@freshcutnews.it

Iscriviti alla nostra newsletter e ricevi ogni giorno
le più importanti notizie dal mondo dell’ortofrutta.

Grazie per esserti iscritto alla nostra newsletter!