di Mirko Aldinucci
La questione dazi, che da giorni sta legittimamente tenendo banco, ha in parte relegato in secondo piano temi che in altri momenti storici avrebbero avuto più rilevanza, nel settore. Le fiere, ad esempio.
Ancora una volta l’Italia dell’ortofrutta, dell’agrifood, si ritrova con due fiere in contemporanea: Tuttofood a Milano dal 5 all’8 maggio e Macfrut a Rimini dal 6 all’8 maggio.
Il patron di Macfrut Renzo Piraccini ha annunciato che l’anno prossimo l’appuntamento in Romagna sarà anticipato ad aprile ma intanto è sfida a distanza.
Perché se è vero che è Macfrut la fiera della filiera ortofrutticola italiana per antonomasia, con un significativo e concreto impegno teso all’internazionalizzazione, con nuovi contenuti come Healty Food Show è altrettanto vero che la sovrapposizione con la prima edizione targata Fiere di Parma di Tuttofood Milano 2025 impone a molte aziende, ma anche ai buyer, una scelta non facile, in un panorama fieristico internazionale sempre più ampio e qualificato.
Scelte che hanno giocoforza interessato anche le aziende del settore della IV Gamma, come abbiamo scritto recentemente.
La guerra delle fiere, per usare un termine forte, ha molti precedenti, una questione mai risolta in Italia mentre altri Paesi, Spagna in primis, hanno saputo fare squadra dirottando tutti gli sforzi su una Fruit Attraction sempre più scintillante.
In Italia la politica resta super-partes e la concorrenza regna sovrana. Con il rischio dicono molti, di fare il gioco degli avversari.
Sullo “sfondo”, l’entrata in scena di un qualificato gruppo di aziende, in tutto 82, che ha lanciato il Manifesto “La fiera che vorremmo” in cui sono contenuti riflessioni esigenze, necessità, idee e proposte per cercare di sciogliere i nodi del sistema fieristico nazionale intercettando le richieste delle imprese: l’aggregazione è nata un anno e ha giù bussato alle porte dei principali enti fieristici di riferimento chiedendo format efficaci, con sempre più buyer, in grado di unire mercato e consumatore in un evento B2B2C.
Servirà, questa iniziativa, per fare ordine nel complesso panorama fieristico o agiterà ancora di più un mare già mosso?
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