Giornata mondiale dell’ambiente, UIF: IV Gamma sempre più virtuosa

In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente del 5 giugno il settore della IV gamma – attraverso UIF – rilancia il proprio impegno verso un’agricoltura che guarda al futuro e una filiera sempre più sostenibile, attenta all’ambiente, alle risorse naturali e agli sprechi alimentari.

Impianti fotovoltaici, riduzione dei consumi di acqua, metodi di coltivazione a basso impatto e abolizione dei pesticidi, riduzione delle emissioni legate al trasporto (grazie alla filiera cortissima): sono solo alcune delle innovazioni e delle best practice adottate dai produttori di IV Gamma – sottolinea UIF – per preservare l’ambiente. Frutta e ortaggi freschi, pronti al consumo, rappresentano oggi non solo una risposta concreta alle esigenze di praticità, ma anche una scelta sempre più orientata alla sostenibilità sotto diversi aspetti.

Obiettivo spreco zero

Nel mondo, dell’oltre 1 miliardo di tonnellate di cibo sprecato in un solo anno, il consumo domestico è responsabile del 60%Nei frigoriferi c’è cibo a sufficienza per dare 1,3 pasti al giorno ad ogni persona colpita dalla fame. (Fonte “Osservatorio Internazionale Waste Watcher-Campagna Spreco Zero su elaborazioni DISTAL-Università di Bologna e Ipsos).

Essendo già lavate e tagliate, le insalate e la frutta di IV Gamma sono intrinsecamente prodotti a “scarto zero”, tutto il contenuto della busta o della confezione è pronto al consumo e nulla deve essere scartato e, grazie ai molteplici formati e grammature, esistono porzioni adatte a tutte le tipologie di consumatori (dai single alle famiglie). È possibile quindi avere una gestione più consapevole del proprio frigorifero, partendo dal vantaggio di avere a disposizione anche monoporzioni da consumare a casa o da portare in ufficio, al parco, al mare. Gli scarti di produzione, infine, vengono riutilizzati prevalentemente per l’alimentazione animale, in un’ottica di economia perfettamente circolare.

Razionalizzazione del consumo idrico e filiera corta

Gli ortofrutticoli di IV Gamma – ricorda sempre UIF – sono sottoposti ad almeno due fasi di lavaggio a ricambio continuo di acqua. Di conseguenza, i prodotti non devono essere sottoposti ad ulteriori lavaggi domestici. Inoltre, i processi di lavaggio industriale utilizzano tecnologie a ciclo chiuso, con sistemi di riciclo dell’acqua che riducono i consumi fino a circa il 90% rispetto al lavaggio domestico equivalente.

La IV Gamma lavora a filiera corta, privilegiando fornitori locali e impianti vicini ai punti di distribuzione. Questo si traduce in meno trasporti e meno emissioni di CO2. Le confezioni leggere e compatte ottimizzano lo spazio nei mezzi di trasporto e nel punto vendita.

L’attenzione verso il consumatore: controlli, trasparenza e assenza di conservanti

Promuovere un’agricoltura a basso impatto e una gestione responsabile delle risorse è una risposta concreta alla crescente sensibilità del consumatore moderno verso la tutela dell’ambiente. Un altro aspetto fondamentale è, senza dubbio, la sicurezza alimentare.

A tal proposito, tutti i prodotti di IV Gamma, prosegue UIF devono rispettare stringenti parametri igienico-sanitari stabiliti a livello europeo. Inoltre, questo è l’unico settore che impiega quasi esclusivamente metodi di coltivazione a lotta integrata, riducendo al minimo i pesticidi chimici.

La sicurezza dal punto di vista igienico degli ortofrutticoli pronti al consumo viene assicurata attraverso specifici processi di lavaggio e asciugatura, in grado di eliminare eventuali corpi estranei o sostanze non commestibili, preservando la qualità degli ortofrutticoli freschi e garantire le caratteristiche igienico-sanitarie previste dalla legge.

Il lavaggio, per il quale la normativa nazionale prevede almeno due vasche a ricambio continuo di acqua, avviene con acqua potabile e attraverso sistemi tecnologici avanzati che – a differenza del lavaggio domestico – garantiscono un prodotto sicuro e conforme alla legge. È per questo motivo che il Ministero della Salute consente di commercializzare il prodotto come “lavato e pronto al consumo”.

Dal punto di vista nutrizionale, gli ortaggi di IV gamma sono paragonabili a quelli di I gamma (ortofrutta fresca tradizionale). La qualità viene preservata seguendo le buone pratiche di lavorazione e il rispetto della catena del freddo, per mantenere intatte tutte le proprietà nutrizionali. Ed è proprio il freddo l’unico elemento utilizzato per preservare la freschezza e la qualità dei prodotti. Non ci sono conservanti, al contrario di ciò che alcuni, erroneamente, ancora pensano. Infine, l’impegno dei produttori di IV gamma si traduce in etichette trasparenti e progetti di educazione alimentare e collaborazione con le scuole, con l’obiettivo di rendere il consumatore parte attiva della transizione ecologica.

“La IV Gamma è parte attiva del cambiamento: prodotti sani, controllati e lavorati con una particolare attenzione all’ambiente, per una dieta equilibrata – anche fuori casa – e una filiera più verde”, afferma Mario Piccialuti direttore generale UIF (nella foto di apertura) “Le best practice adottate dalle aziende del settore dimostrano che la IV Gamma è tra i segmenti più attenti all’innovazione sostenibile”, prosegue Piccialuti“Dalla coltivazione alla distribuzione, ogni fase viene ripensata per offrire qualità, sicurezza, freschezza e rispetto per l’ambiente.”

Il settore IV Gamma continua così a rappresentare – conclude UIF – non solo un’opportunità per mantenere una dieta sana, anche quando si ha fretta e si passa gran parte del tempo fuori casa, ma anche un modello di economia circolare e agricoltura evoluta.

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