Odella: Il bilancio 2023 di Bonduelle Italia e le strategie per la IV Gamma

di Mirko Aldinucci

Innovazione di prodotto e di processo, iniziative e investimenti per valorizzare prodotto e brand nei punti vendita, alto contenuto di servizio, impegno sempre più concreto sul fonte sostenibilità, agricoltura rigenerativa: sono le armi con cui Bonduelle Italia affronta le criticità della IV Gamma, come spiega l’amministratore delegato Federico Odella in questa ampia intervista in cui fa il punto dell’anno che si sta per chiudere e parla delle prospettive.

Odella, qual è stato il trend 2023 per  Bonduelle Italia nei vari segmenti presidiati? 
“Nel 2023 abbiamo riscontrato un trend estremamente positivo per i piatti pronti, come le Cereallegre – le nostre insalate di cereali e verdure – e le Regionali – insalate verdi arricchite da ingredienti tipici delle diverse regioni italiane. Questi prodotti, caratterizzati da un alto contenuto di servizio, hanno registrato un notevole successo nel corso dell’anno. In aggiunta, abbiamo registrato un trend positivo nel settore delle gamme di insalate con un posizionamento specifico, come ad esempio la gamma Carta delle insalate. Questi prodotti hanno ottenuto una risposta favorevole da parte dei consumatori, confermando la validità della strategia di differenziazione”.

Ci riassume le principali iniziative e i progetti portati a termine in questi mesi?
“Nel corso del 2023, Bonduelle ha implementato diverse iniziative e progetti di rilevanza strategica. Abbiamo concentrato sforzi significativi nell’innovazione delle insalate, ad esempio con l’introduzione di varianti come il mix – per la prima volta in busta – “Lattughino e datterini”, per rispondere alle esigenze dei consumatori che richiedono sempre più prodotti ad alto valore aggiunto, e ampliando la nostra offerta. Un ulteriore esempio tangibile di questa innovazione è rappresentato dalle “Protein salad”, con il lancio supportato dalla nostra presenza ad un evento di risonanza come Rimini Wellness. Inoltre, la presenza in televisione con campagne pubblicitarie è stata un aspetto fondamentale nel sostenere tutte le nostre linee di prodotto”.

E nei punti vendita?
“Abbiamo sviluppato attività di category management per valorizzare l’intera IV Gamma. Come category captain, abbiamo condotto iniziative presso punti vendita di catene della grande distribuzione, investendo nella formazione di figure chiave all’interno delle insegne, inclusi capo reparto e ispettori di categoria. Progettiamo di estendere questa iniziativa nel 2024 coinvolgendo altri importanti gruppi della distribuzione italiana. Infine, abbiamo introdotto da ottobre il logo B Corp sulla nostra gamma core di insalate”.

Quali le prospettive per i mesi invernali e per il 2024 in generale?
“Guardando al 2024, il contesto generale continuerà ad essere sfidante per via dell’inflazione e di un calo generale nel carrello della spesa, che impatterà anche la IV Gamma. Ci focalizzeremo sull’innovazione di prodotto per andare sempre più incontro alle esigenze dei consumatori, in linea con la nostra missione di favorire un maggior consumo di alimenti a base vegetale per contribuire al benessere delle persone e del pianeta. Inoltre, stiamo lavorando in stretta collaborazione con i nostri partner della distribuzione per sviluppare strategie congiunte e ottimizzare le opportunità emergenti nel mercato. Nel complesso, intendiamo continuare a mantenere un focus costante sulla qualità e un approccio orientato al cliente”.

Su cosa state lavorando?
“Attualmente, stiamo lavorando per introdurre innovazioni di prodotto e di processo che rafforzeranno la nostra posizione di mercato. L’esplorazione di nuove proposte è parte integrante della nostra strategia per arricchire e differenziare la gamma. Per sostenere efficacemente queste iniziative, stiamo implementando investimenti aziendali mirati che comprendono piani di attivazione e campagne pubblicitarie su diversi mezzi. La nostra determinazione nell’offrire prodotti all’avanguardia è supportata da un impegno costante verso l’eccellenza e la crescita sostenibile”.

Parliamo di sostenibilità…
“Bonduelle ha sposato da tempo un approccio basato sulla riduzione del proprio impatto ambientale e in questo senso è da intendere il conseguimento della certificazione B Corp, ottenuta pochi mesi fa. Il nostro impegno per l’ambiente ha però radici più lontane: siamo stati la prima azienda a lanciare il mais “senza residuo di pesticidi” (nel 2019) e l’insalata iceberg senza residuo di pesticidi (nel 2020 – la prima referenza di insalate pronte al consumo in Italia senza residuo di pesticidi), estendendo nel 2021 anche ai surgelati senza residuo di pesticidi, come i fagiolini extrafini, i piselli tenerezza e gli spinaci. Esattamente un anno fa abbiamo lanciato la nuova gamma Bonduelle Zero, per garantire l’assenza di pesticidi anche da altre referenze, come songino, lattughino verde e lattughino rosso, mentre i piselli Bonduelle nell’ambient sono senza zuccheri aggiunti, gli unici sul mercato. Tutto questo è possibile grazie all’adozione di tecnologie ad alta efficienza energetica, di soluzioni che limitano l’impatto ambientale, nonché in progetti di educazione sulla corretta alimentazione e sulla lotta allo spreco alimentare. Ci affidiamo a strutture di ultima generazione, a processi certificati, promuovendo le energie rinnovabili per supportare lo sviluppo sostenibile sempre più green della nostra azienda”.

C’è dell’altro?
“Molti prodotti Bonduelle sono coltivati secondo agricoltura rigenerativa: grazie a pratiche agricole virtuose come la limitazione dell’uso di fertilizzanti azotati, di pesticidi e di lavorazioni del terreno, Bonduelle contribuisce a ridurre le emissioni di gas serra e ad aumentare la salute e la fertilità del suolo, per favorire la biodiversità e per offrire ai suoi consumatori alimenti genuinamente naturali. Entro il 2030, l’80% degli agricoltori che collaborano con Bonduelle sarà impegnato nell’agricoltura rigenerativa. E, sempre entro il 2030, il 100% della superficie coltivata utilizzerà un piano di protezione per gli insetti impollinatori.  Inoltre, grazie al nostro impegno nell’agricoltura rigenerativa, prevediamo di ridurre del 30% le emissioni di gas serra Scope 3 entro il 2035”.

E per gli imballaggi?
“Nella sfida green di Bonduelle rientra anche l’impegno a trovare alternative all’uso della plastica e al suo riciclo: tutte le confezioni dei nostri prodotti freschi, in lattina e surgelati sono 100% riciclabili. Negli ultimi tre anni abbiamo ridotto del 7% la quantità di materiali di origine fossile utilizzata per le confezioni dei nostri prodotti, e abbiamo incrementato il contenuto di materiale riciclato nei packaging dei prodotti freschi, passando dal 12% al 20%. Intendiamo abbandonare l’uso di plastica di origine fossile vergine nelle nostre confezioni entro il 2030, stiamo lavorando con centri di ricerca ed esperti per identificare soluzioni alternative alla plastica fossile”.

La ricetta di Bonduelle Italia per il rilancio della IV Gamma, settore in difficoltà e crisi di marginalità?
“La chiave per il rilancio della IV Gamma in un contesto di difficoltà e crisi di marginalità è ancorata nella centralità del consumatore. Bonduelle parte dalla comprensione e dall’ascolto delle necessità per costruire un’offerta che fornisca un reale valore aggiunto. Fondamentale è creare un prodotto che non solo risponda alle aspettative, ma che trasmetta chiaramente un valore percepito distintivo. In questo percorso, intendiamo concentrarci sulla valorizzazione del brand Bonduelle, un marchio consolidato e di fiducia. Vogliamo rafforzare la sua posizione come garanzia di qualità e sostenibilità, instillando nei consumatori la certezza che ogni prodotto porti con sé l’impegno e l’eccellenza associati al nostro marchio. Questa strategia costituirà la nostra ricetta per affrontare le sfide del settore della IV Gamma”.

mirko.aldinucci@freshcutnews.it

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