Effetto Coronavirus sulla IV Gamma: disastroso per export e horeca

L’effetto Coronavirus si abbatte sull’export della IV Gamma made in Italy ed ha riflessi negativi sull’horeca anche a livello nazionale. Alcune aziende registrano esportazioni in picchiata, con perdite anche del 40% e oltre.

FreshCutNews ne ha parlato questa settimana con Sara Menin (nella foto), responsabile marketing e comunicazione dell’Insalata dell’Orto, azienda di Mira, in provincia di Venezia, tra i leader di settore.
“Grazie il cielo, non siamo dentro il perimetro delle zone rosse, per cui non subiamo alcuna limitazione all’attività produttiva degli impianti – ha dichiarato Sara Menin – che funzionano regolarmente. Ma registriamo forti ripercussioni sui clienti esteri, soprattutto sulle catene della GDO di Germania, Polonia e Ungheria che, da un paio di settimane, hanno manifestato una certa difficoltà ad accettare prodotto italiano. Anzi, se possono, lo acquistano da altri Paesi come la Spagna”.

– Che riflessi concreti ha tutto questo sul vostro export?
“Un netto calo delle vendite. Penso che il problema non sia nostro ma che la situazione stia diventando difficile per tutti. Sto notando che le catene tendono, oggi, a ridurre l’approvvigionamento a poche referenze di base, come le insalate miste, o la misticanza. Quelle che fanno parte ormai della quotidianità dei loro clienti. Per il resto stanno sospendendo tutti gli appuntamenti con i fornitori”.

– Ci sono difficoltà anche sul mercato interno?
“L’attività consolidata dell’azienda, sul mercato italiano, prosegue senza alcuna turbativa e anche la logistica risponde regolarmente. Ma l’attività di sviluppo, gli incontri con i nuovi fornitori, anche nazionali, è bloccata. Ciò sta avvenendo anche nelle regioni del Sud che, fino ad oggi, non hanno ancora accusato ripercussioni gravi da questa emergenza sanitaria”.

– Le resse ai supermercati, nei primi giorni dell’emergenza, hanno permesso di assorbire il mancato fatturato estero?
“No. Sono stati solo tre giorni di panico ma poi le vendite si sono stabilizzate. Il canale horeca però è completamente bloccato”.

– Che percentuale del fatturato è rappresentato dalla ristorazione?
“Per noi vale il 10% mentre il 40% è legato all’export e il resto va nel canale GDO italiana. Ci sono però realtà di IV Gamma che lavorano molto con il canale horeca, realizzando anche il 40% del loro fatturato. Quelle sono completamente ferme perché gli chef non vanno ai mercati a comprare perché i ristoranti e i locali sono vuoti.”

– Che ne è della merce prodotta ma non distribuita?
“Tutta da buttare”.

–  Quanto potrà reggere il settore all’onda d’urto del Coronavirus?
“Tutto sommato noi siamo fortunati perché continuiamo a lavorare, essendo fuori dalla zona rossa. Finché si tratta di un paio di settimane ancora, penso che potremmo assorbire il colpo senza problemi, ma se l’emergenza dovesse proseguire oltre, arrivando addirittura alla stagione estiva, sarebbe un problema grave perché le nostre produzioni continuano. Adesso sono in corso i trapianti che saranno raccolti tra due mesi. Se non ci sarà richiesta, sarà tutta merce destinata ad essere gettata”.

Mariangela Latella

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