Regolamento imballaggi, vademecum Conai per guidare le aziende

di Elena Consonni

Con 71 articoli, 12 allegati, 88 “consideranda” e un cospicuo numero di atti delegati che ancora devono essere scritti, il nuovo Regolamento Imballaggi, noto come PPWR è una lettura tutt’altro che agevole, eppure sarà questa norma a disciplinare il mondo degli imballaggi in UE nei prossimi decenni, andando a sostituire le legislazioni nazionali in vigore. Tutti i settori ne saranno coinvolti, sia tra i produttori che tra gli utilizzatori di imballaggi. E il comparto ortofrutticolo non fa eccezione.

CONAI, insieme a rappresentanti delle Istituzioni e delle Associazioni di categoria sta lavorando a un vademecum, attualmente in fase di bozza, per guidare le aziende nel percorso di adeguamento alla normativa.

“Nel vademecum – ha spiegato Donata Gammino del Centro Studi Economia Circolare di CONAI, durante il webinar di presentazione del documento organizzato proprio dal Consorzio Nazionale Imballaggi – si trovano tutte le prescrizioni introdotte dal PPWR. Per ognuno sono riportati in modo chiaro e schematico l’obiettivo, le scadenze, il campo di applicazione, le eventuali esenzioni e i mezzi di prova con cui l’azienda può dimostrare di aver assolto alla prescrizione”.

Infatti, dopo un capitolo iniziale con un inquadramento normativo che spiega perché è stato scelto un Regolamento e non una Direttiva, il secondo capitolo approfondisce in paragrafi dedicati le misure di prevenzioni e i criteri di progettazione degli imballaggi introdotti dalla norma.

Il terzo capitolo riguarda obblighi come l’etichettatura ambientali degli imballaggi e le restrizioni all’uso di determinati formati di imballaggi. Il capitolo 4 contiene box di approfondimento con alcuni contenuti in dettaglio per comprendere meglio il regolamento stesso, come la definizione di microimpresa o la differenza tra atti delegati e di esecuzione.

Il Capitolo 5 riporta tutte le definizioni previste dal regolamento, comprese quelle ricavate dai consideranda. Il Capitolo 6 è dedicato alle FAQ e contiene le domande inviate dalle aziende a proposito del Regolamento. “Una delle più comuni – ha sottolineato Gammino – riguarda le novità rispetto alla legge nazionale sull’etichettatura ambientale degli imballaggi, attualmente in vigore”.

Infine, il capitolo 7 riporterà tutti gli allegati previsti dal regolamento, via via che vengono pubblicati. Il vademecum, infatti, non è pensato come documento statico, ma potrà essere aggiornato in ogni sua parte, seguendo l’evoluzione del regolamento stesso e la pubblicazione degli atti delegati.

“Tengo a precisare – ha sottolineato Luca Stramare, direttore del Centro Studi per l’Economia Circolare di CONAI – che il vademecum non contiene interpretazioni del Regolamento, che dovranno arrivare dai canali ufficiali. Abbiamo cercato di attenerci il più possibile al testo e faremo il possibile per chiarire quali saranno le applicazioni pratiche nell’attività quotidiana delle aziende che dovranno adeguarsi al Regolamento”.

Ora l’obiettivo è organizzare una consultazione pubblica
In questa fase CONAI ha deciso di coinvolgere le associazioni per avviare una consultazione pubblica sulla bozza del vademecum. “Questo documento – ha proseguito – non deve essere solo di CONAI, ma deve diventare uno strumento condiviso per aiutare il Paese a mettersi in regola. Riteniamo che le associazioni svolgano ruolo fondamentale nel raccogliere le istanze delle aziende che rappresentano, evidenziando le problematiche specifiche di ogni filiera. Le imprese possono partecipare alla consultazione pubblica attraverso le loro associazioni di riferimento”.

La fase di consultazione terminerà il 20 giugno, poi il gruppo di lavoro avvierà l’attività di revisione per finalizzare il testo e presentarlo in un nuovo webinar il 30 settembre.

da Corriereortofrutticolo.it

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