IV Gamma e vertical farming: sarà un 2024 complesso, ma anche di novità ed eventi

di Mirko Aldinucci *

Sotto le “ceneri” della crisi covano innovazione e voglia di riscatto. E’ stato un 2023 molto difficile e il 2024 non si presenta sotto i migliori auspici, ma IV Gamma e vertical farming hanno comunque varie frecce al loro arco. La maggiore consapevolezza dell’importanza di fare squadra e di spingere sull’aggregazione sta portando organizzazioni di settore e anche professionali del mondo agricolo a fare quadrato per rappresentare al meglio i player della IV Gamma seri e strutturati. E mentre prosegue il pressing sul MASAF per avere più fondi e lanciare una campagna di promozione ad hoc a primavera  si svolgerà nel nostro Paese il primo Gruppo di contatto tra i 4 principali protagonisti dello scenario europeo: Italia, Francia, Spagna, Portogallo.

Il 2024 porterà al settore un secondo evento di respiro internazionale: la 5ta Conferenza internazionale sui prodotti di IV Gamma di giugno a Foggia sul tema “Mantenere la qualità e la sicurezza”, di cui Fresh Cut News è media partner. La nostra testata co-organizzerà inoltre un convegno in occasione della fiera specializzata Novel Farm di Pordenone, a marzo. Per essere sempre più vicini e “dentro” il pianeta-IV Gamma.

Innovazione e sostenibilità sono intanto sempre più importanti e la GDO – come abbiamo scritto su corriereortofrutticolo.it giovedì – se ne sta accorgendo. Martedì 12 dicembre CONAD ha annunciato il lancio delle insalate da vertical farm di Zero, startup friulana dal respiro internazionale che ha tra gli investitori la giapponese Mitsui, quotata alla Borsa di Tokyo; COOP Italia, a distanza di 48 ore del comunicato stampa del “competitor”, ha ufficializzato la collaborazione con la bresciana Kilometro Verde per l’inserimento in oltre 700 negozi delle insalate in idroponica “firmate” da Giuseppe Battagliola. Verranno vendute con la MDD “Fior Fiore”.

A Natale tutti dovrebbero essere più buoni, ma sotto l’albero i due big player della distribuzione italiana confezionano una sfida a distanza nel nome dell’innovazione di prodotto. “L’innovazione c’è chi la fa e chi la annuncia”, l’autorevole commento (di parte) captato in queste ore ma, al di là delle battute, si coglie lo sforzo della GDO per allungare il passo e arrivare al consumatore con prodotti nuovi, distintivi, sostenibili, gustosi. 

Che è poi quello di cui ha bisogno l’intera filiera ortofrutticola, soprattutto nell’ambito dei prodotti-servizio, per cercare di rimettere i conti in ordine e aumentare una marginalità sempre più risicata.

La produzione resta l’anello debole, complice una frammentazione da sempre tallone d’Achille del sistema Italia, mentre l’export batte in testa con dati in peggioramento. Ma anche il mondo del retail soffre e guarda avanti con preoccupazione: per il direttore generale di PAM Andrea Zoratti “il 2024 sarà per la grande distribuzione il peggior anno degli ultimi 20”.

La sfida parte dalla qualità dei prodotti, requisito imprescindibile. La strada da battere è abbinarla con sostenibilità e innovazione, i mantra odierni.. E a proposito di innovazione, una ricerca danese con panel tra 200 persone, come abbiamo riportato sullo scorso numero di Fresh Cut News, ha rilevato che le verdure coltivate in vertical farm hanno lo stesso sapore degli ortaggi biologici cresciuti in piano campo. Chi assaggia le insalate Kilometro Verde assicura che sono buonissime. Il nuovo che avanza, forse sta avanzando nella direzione giusta.  

Le difficoltà aguzzano l’ingegno e l’Italia dà il meglio di sé quando l’acqua arriva alla gola: le avvisaglie di questo tramonto di 2023 lasciano intendere che ne vedremo delle belle. E che in tanti dovranno uscire dalla “comfort zone”, con strategie e proposte diverse, per restare in pista. 

mirko.aldinucci@freshcutnews.it

*coordinatore Fresh Cut News

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