Crisi IV Gamma, Ambruosi: Freschezza e bontà fondamentali, raccogliere meno ma meglio

Prezzi bassi e margini risicati nel settore, Nicola Ambruosi (nella foto), amministratore unico della Ambruosi&Viscardi commenta così su Linkedin, il nostro articolo sulla “crescita zero” della IV Gamma dal pre-Covid: “A mio parere – scrive sul social – la IV Gamma come ogni prodotto dell’ortofrutta deve essere trattato da aziende strettamente di filiera. Quando la nostra azienda produceva scarola di prima gamma era talmente specializzata nella sua coltivazione che il prodotto aveva un livello di qualità altissimo in ogni momento dell’anno e ogni operatore apprezzava l’azienda e la fornitura era scontata ad ogni contatto”.

“Producendo ad oggi solo IV Gamma, nonostante gli stessi standard e l’incessante investimento in produzione – aggiunge –  i nostri prodotti non vengono valutati allo stesso modo. Un buon prodotto lo si fa alla produzione perché oltre ad essere esteticamente bello deve essere fresco e buono da mangiare in modo da richiamare il cliente finale ad acquistarlo con più frequenza e renderlo parte integrante della sua quotidianità. Ci vogliono aziende strutturate per fare dei numeri questo è vero, ma non bisogna dimenticare che sono prodotti della terra e non di laboratorio e il più delle volte raccogliere meno ma meglio fa la differenza”.

Una curiosità: lo scorso 8 marzo la Fai Cisl nazionale ha scelto l’azienda agricola Ambruosi & Viscardi di Bivio Cascinare (Fermo) per celebrare la Giornata Internazionale della Donna. L’azienda produttrice di insalate e verdure in busta è in forte espansione e ad oggi conta 370 dipendenti, molti di nazionalità straniera e molte donne, di 10 diverse nazionalità.  (m.ald.)

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