Salvatore (UNAPROA): Urge convocare il tavolo sulla IV Gamma

“È necessario convocare quanto prima un tavolo sulla IV Gamma. In questa fase così delicata, sarebbe strategico soprattutto per due aspetti: la particolare congiuntura di mercato e la legge di settore. Sono certo che il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli che ringrazio per il grande sostegno che sta dando al settore, lo convocherà al più presto”. Così Antonio Salvatore, vicepresidente di UNAPROA, ci disegna il quadro di mercato in quello che sarà un anno chiave per il comparto.

La partita si gioca su due fronti opposti: l’aumento dei costi della logistica e delle materie prime che rischia di causare perdite stimate fino al 20% alle aziende; e la particolare congiuntura che vede la quota di private label di settore contrarsi proprio a causa dell’elevato costo delle materie prime, decisamente insostenibile per le MDD cosiddette da primo prezzo, con potenziali benefici, di conseguenza, per alcuni player e prodotti.

– Il tavolo sulla IV Gamma urge. Quali passi stanno facendo le associazioni di categoria interessate, organismo interprofessionale e UNAPROA, per trovare un punto di convergenza?
Premetto che il mercato della IV Gamma non è in crisi. Il settore ha chiuso il 2021 con un fatturato in crescita del 6% circa e i primi due mesi del 2022 registrano un’ulteriore crescita del 4%. La vera emergenza è legata alla spinta inflativa, alla situazione di mercato e, sotto alcuni punti di vista, alla speculazione in atto da parte di alcuni attori sui costi delle materie prime. Tutti questi fattori spingono le grandi OP che fanno quadrato intorno ad UNAPROA, a cercare quante più possibili soluzioni affinché questa equazione venga risolta”.

– Si prospetta una serrata concorrenza tra aziende?
Può succedere, forse, e questo la dice lunga sul fatto che il mercato non è in crisi perché la domanda di prodotto c’è.

– Alcuni player denunciano il problema della difficoltà a reperire materie prime che, in alcuni casi, sarebbero introvabili.
Per quel che riguarda il packaging, le materie prime non è che non ci siano, ma hanno subito un forte incremento dei costi: questo mette a rischio il livello qualitativo di un mercato di eccellenza.

– In che senso?
Le imprese meno strutturate, per affrontare questo tsunami economico, potrebbero abbassare l’asticella delle performance produttive inficiando tutto il lavoro fatto dall’intero settore per anni.

– Intende che si potrebbe abbassare, in alcuni casi, il livello della qualità dei prodotti o magari del pack?
Non lo so. Stiamo facendo riflessioni in generale. Quando la coperta è corta, da qualche parte la si tira. Per questo il tavolo di IV Gamma, in questo frangente, è strategico e fondamentale. Servono strumenti di confronto diretto. Al Ministro Patuanelli chiediamo un tavolo di confronto allargato a tutti i soggetti della filiera.

– Cosa intende per tavolo allargato? Un tavolo che metta insieme i tre ministeri interessati, quindi Mipaaf, Mise e Salute, oppure un tavolo che metta insieme tutti i soggetti della filiera da monte a valle, GDO inclusa? 
Tutt’e due le cose. La difficoltà è tutta qui.

– Carrefour, per citare una delle principali catene del Paese, in un’intervista della scorsa settimana su Green Planet (leggi news), ha dichiarato di essere disponibile a sedersi al tavolo interprofessionale sul tema della promozione e su tutti i temi che possano creare valore aggiunto nella filiera.
Se c’è la GDO non ho dubbi che parteciperemo, come Unaproa, a quel tavolo. Tuttavia debbo precisare che l’obiettivo del metodo di concertazione è quello di portare tutti gli stakeholder a lavorare su un momento di sintesi. Questa è un’azione tattica e non strategica. L’obiettivo strategico è chiaramente il rinnovamento della legge di IV Gamma. Cosa o chi, se non un tavolo di confronto, può realizzare questo obiettivo?

– Certamente il tema del vertical farming in questo frangente, sembra dirimente per trovare la quadra…
Il vertical farming è un’estremizzazione dei processi produttivi. È un settore in crescita che va certamente tenuto in alta considerazione e per il quale, necessariamente, bisognerà trovare un posto nella nuova legge sulla IV Gamma. Nessuno dice il contrario.

– Peraltro anche Bonduelle, che lei rappresenta nel suo ruolo di presidente dell’OP Oasi che è parte della filiera, ci ha messo dentro il naso con avvicinamenti all’azienda Edo Radici Felici che fa colture fuori suolo.
Ma si. È un modo di produrre che va conosciuto, approfondito, forse un’opportunità da cogliere.

– Ma se il perno attuale su cui si stanno costruendo gli equilibri per il tavolo di IV Gamma è quello del vertical farming, perché non creare due tavoli, uno dell’emergenza e uno sulla riforma della legge?
Si potrebbe fare, ma in questo modo si aumentano i gradi di variabilità dell’equazione di cui dicevamo sopra. E la soluzione sarebbe più lontana.

Mariangela Latella

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